“Petroteca Dancala”

Da un idea di Luca Lupi, Mauro Rosi, Roberto Santacroce e Enrico Bonatti è nato un progetto per la costituzione di unapetroteca dancala” da realizzare grazie ai campioni della Dancalia prelevati nel corso delle spedizioni organizzate negli anni 60′ e  ’70 da Giorgio Marinelli e Franco Barberi, Enrico Bonatti, Roberto Santacroce, Haroun Tazieff, Jaques Varet, Mario Di Paola e altri del CNR italiano e del CNRS francese in collaborazione con i Dipartimenti di Scienze della Terra di Pisa di Firenze e altri.

Questi campioni permisero uno grande studio geologico e petrografico mai realizzato prima nella regione dell’Afar e la comprensione di molti dei meccanismi legati ai processi di rifting e alla Tettonica delle Placche, che portò alla realizzazione delle prime “serie” carte geologiche a scala regionale dell’area Afar (Dancalia) e ad alcune di dettaglio.

I campioni, in grandissima quantità (poco più di 3000), erano fino al 28 luglio 2014 stipati un una magazzino di una fatiscente casa di campagna a Ragnaino, nei dintorni di Pisa, proprietà dell’Università di Pisa. I singoli campioni si trovano all’interno di scatole di cartone opportunamente catalogate con numeri di riferimento ma che, purtroppo dopo 40 anni, si erano deteriorate molto…. Nonostante tutto il tempo passato però i campioni si presentavano integri e le diciture di campionamento chiare che avrebbero così permesso  un nuovo utilizzo per analisi moderne.

Grazie all’interessamento di Luca Lupi (Vulcano Esplorazioni) fu siglato un accordo per il cofinanziamento del progetto della “Petroteca Dancala” tra il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa rappresentato dal direttore prof. Mauro Rosi e la multinazionale Stratex International PLC rappresentata dal geologo Franco Maranzana (General Manager Stratex Gibuti).

   

              

 

IL PROGETTO :

Il progetto prevedeva di riordinare e catalogare questi campioni di pregio in una nuova sede più appropriata ricavata da una stanza del Dipartimento di Scienze della Terra di Pisa. Questa “Petroteca Dancala”, fu riorganizzata all’interno di una nuova struttura del dipartimento, che in seguito verrà anche opportunamente informatizzata, con dei criteri stabiliti sarà messa a disposizione della comunità scientifica internazionale per qualsiasi forma di studio.

Forze coinvolte:

Luca Lupi (Vulcano Esplorazioni) coordinatore del Progetto

- Prof. Mauro Rosi (Dipartimento di Scienze della Terra di Pisa)

- Prof. Roberto Santacroce (Dipartimento di Scienze della Terra di Pisa ) 

- Prof. Michele Marroni (direttore Dipartimento di Scienze della Terra di Pisa ) 

- Dr. Anna Gioncada (Dipartimento di Scienze della Terra di Pisa ) 

- Dr. Paolo Scarsi Ricercatore (Istituto di Geoscienze e Georisorse -IGG, CNR)

- Dr. Carolina Pagli (Dipartimento di Scienze della Terra di Pisa ) 

- Dr. Emiliano Barbieri (Dipartimento di Scienze della Terra di Reggio Emilia e Modena) 

-  Dr. Alessandro da Mommio (Dipartimento di Scienze della Terra di Pisa)

- Dr. Ramona Signorini (Dipartimento di Scienze della Terra di Pisa)

- Marta Lazzaroni (studente Dipartimento di Scienze della Terra di Pisa)

- Samuele Papeschi (studente Dipartimento di Scienze della Terra di Pisa)

- Carlo Gini (personale tecnico\amministrativo Dipartimento di Scienze della Terra di Pisa ) 

- Giulio Sbrana (personale tecnico\amministrativo  Dipartimento di Scienze della Terra di Pisa)

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FASE preliminare – sopralluoghi vari: ultimo effettuato 23 luglio 2014

    

FASE preliminare – considerazioni varie

Durante le fasi preliminari del progetto sono avvenute numerose discussioni sulla realizzazione, sulle tempistiche, utilizzo futuro, etc.. Tra queste, a conferma dell’interesse suscitato dalla nascitura Petroteca , anche alcune alla presenza di studiosi di altre università italiane e straniere.

 

Nella discussione informale (foto sopra)  con Luca Lupi, Roberto Santacroce (Dipartimento di Scienze della Terra di  Pisa), Maurizio Mazzucchelli e Emiliano Barbieri (Dipartimento di Scienze della Terra di Reggio Emilia e Modena), Christophe  Hemond (Universitè Bretagne Occidentale), Paolo Scarsi (Istituto di Geoscienze e Georisorse -IGG, CNR) si è parlato di future collaborazioni per l’utilizzo della “Petroteca Dancala” e della necessità di dotarla di un chiaro “Regolamento d’utilizzo“, di un presidente di riferimento (proposto all’unanimità Roberto Santacroce) e un direttore responsabile (individuato nella dr.ssa Anna Gioncada del Dipartimento di Scienze della Terra di  Pisa), delegato dal direttore di Dipartimento Michele Marroni.

FASE 1: Allestimento area destinata a ospitare la “Petroteca Dancala”

Piantina schematica dell’area destinata a “Petroteca Dancala”  e i campioni di pregio da salvare. Il Dipartimento di Scienze della terra di Pisa in accordo con l’Ateneo ha effettuati lavori di ristrutturazione e allestimento (demolizione  di un muro mattoni dove erano presenti tre piccole stanze per allagare l’area), nuova pavimentazione, poi lavori di muratura per gli impianti di riscaldamento, lavori per impianto elettrico e illuminazione, lavori di rifinitura e pittura.

Sopra in rosso l’area restaurata e predisposta per ospitare le scaffalature mobile su rotaia e tutto il resto del materiale della “Petroteca Dancala”.

     

 FASE 2: montaggio della scaffalatura mobile su guide UNIMOB (20-25 luglio 2014)

 

      

FASE 3: trasferimento dei campioni da Ragnaino al Dipartimento di Scienze della Terra di Pisa (28 luglio 2014).

 

   

FASE 4: trasferimento dei campioni in scatole di plastica con stessa dicitura campionamento dell’epoca.

Il progetto prevedeva poi inizialmente di riordinare  e catalogare i campioni all’interno di nuove e più resistenti contenitori di plastica impilabili mantenendo l’originale numerazione.

   

 

FASE 5: informatizzazione

Recupero di fondi per organizzare una opportuna informatizzazione (con carta digitalizzata riportante dati geografici del sito campionamento e per ogni singolo sito numero di campioni e quantità, polveri e sezioni sottili, qualche foto, lavori scientifici,etc..)

 

INAUGURAZIONE “PETROTECA DANCALA” 

Dopo 5 anni di lavoro, l’8 luglio 2017, presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa, fu inaugurata e presentata alla comunità scientifica la “Petroteca Dancala”.

 

          

          

    

Progetto archivio campioni Afar della “Petroteca Dancala”

Il progetto dell’archivio delle rocce\sezioni sottili della Dancalia (Afar)  è oggi una realtà. Lo scopo della creazione dell’archivio è quello di rendere disponibile questa collezione unica per gli scienziati a livello internazionale per aiutare la loro ricerca sui processi di rifting  sulla regione Afar.

Gli scienziati che raccolsero questi campioni negli anni ’70 sono Franco BarberiEnrico Bonatti, Mario Di Paola, Giorgio MarinelliRoberto Santacroce, Haroun Tazieff, Jaques Varet, Gaetano Ferrara, Sergio Borsi, A. Gadalia, Jean-Louis Cheminée, Francoise Gasse, Michel Treuil, O. Richard, Laurent Stieltjes, J. Demange, Gaetano Giglia e Roberto Cioni.

Il progetto dell’Archivio è nato da un’idea di Luca LupiMauro Rosi and Roberto Santacroce  nel 2014, in seguito sviluppato in collaborazione con Anna Gioncada e Carolina Pagli.

Il recupero e l’archiviazione delle rocce è stato anche sostenuto finanziariamente da Stratex International PLC Il supporto offerto da tutte le persone coinvolte nelle spedizioni di Afar, le loro istituzioni e Stratex Int. PLC è stato molto utile ed apprezzato.

  

La raccolta comprende 2055 campioni di roccia e 9501 sezioni sottili tratti dalle tre sezioni di spostamento della giunzione tripla Afar. Tuttavia, è ancora in corso l’ordinamento dei campioni dal Rift etiopico principale meridionale (Main Ethiopian Rift south ) di latitudine di circa 10 ° N.

 

La digitalizzazione delle mappe e campionamenti originali è stata eseguita da Laura De Dosso con l’aiuto del Prof. Pietro Armienti.

 

L’intero archivio delle rocce\sezioni sottili della Dancalia (Afar) è attualmente conservato presso il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa.

http://repositories.dst.unipi.it/index.php/afar-repositories

L’Archivio può essere raggiunto a Pisa da scienziati su richiesta. L’analisi dei campioni di roccia può essere effettuata nei laboratori di Pisa o all’estero solo dopo l’approvazione di una proposta di progetto da parte del comitato del consiglio (vedere Applicazioni per i dati).

 https://fusiontables.google.com/DataSource?docid=1cCTAXzycP-yXwK-0viG3tEq_E1bgOJE1oiuaLyL9#map:id=3

 

Afar Repository Project

The Afar repository project is an on-going effort aiming at creating an online archive of the rocks and thin sections that were originally collected in the Afar rift in the 70’s by several Franch-Italian expeditions. The purpose of creating the archive is to make this unique collection available to scientists internationally to aid their research on rifting processes and on the Afar region.

The scientists that collected the samples in the 70’s are Franco Barberi, Enrico Bonatti, Mario Di Paola, Giorgio Marinelli, Roberto Santacroce, Haroun Tazieff, Jaques Varet, Gaetano Ferrara, Sergio Borsi, A. Gadalia, Jean-Louis Cheminée, Francoise Gasse, Michel Treuil, O. Richard, Laurent Stieltjes, J. Demange, Gaetano Giglia and Roberto Cioni. 

The Afar repository project was born from an idea of Luca Lupi, Mauro Rosi and Roberto Santacroce in 2014.

Retrieving and archiving the rocks was also supported financially by Stratex International PLC  The support offered from all the people involved in the expeditions to Afar, their institutions and Stratex Int. PLC. is much appreciated.

The collection comprises 2055 rock samples and 9501 thin sections from the three rift arms of the Afar triple junction. However, sorting of the samples from the Main Ethiopian Rift south of latitude approximately 10°N is still in progress.

The digitalization of the original maps and sampling locations was carried out by Laura De Dosso with the help of Prof. Pietro Armienti.

The entire Afar repository is currently stored at the Department of Earth Sciences of the University of Pisa.

The Afar repository can be accessed in Pisa by scientists upon request. Analyses of rock samples can be carried in the Pisa laboratories or abroad only upon approval of a project proposal by the board committee (see Apply for data).

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