Recensioni e citazioni varie

In Les Afars d’Ethiopie: Dans l’enfer du Danakil” di  Jean-Baptiste Jeangène Vilmer , Franck Gouéry  (2011,2022)

48 citazioni :

 

In “Geology of Afar (East Africa)” di Jaques Varet (2018) 

In “Dictionnaire historique afar – 1288-1982” (2015) di Didier Morin

molteplici citazioni:


In Dancalia. Camminando sul fondo di un mare scomparsodi Andrea Semplici (2012)

Prof. Claudio Cerreti in GEOSTORIE del CISGE:

Recensione Dancalia 1 Cerreti

Prof. Claudio Cerreti in Bollettino della Società Geografica Italiana 2010:

 

Prof. Didier Morin recensioni 2010 in rivista “La Lorgnette” e “Pount”:

 

Testo La Lorgnette:

Luca Lupi, Dancalia, L’esplorazione dell’Afar, un’avventura italiana,, vol. 1, Istituto Geografico Militare, ISBN 978-88-95553-63-4, 704 p. illustr. + cartes.

 Dans ce très beau livre, l’auteur présente sous ses différents aspects le « triangle Afar » qui, on le sait, s’étend à une partie de l’Erythrée, de l’Ethiopie et de la République de Djibouti. Abondamment et, il faut y insister, magnifiquement illustré de 30 images satellites, 160 cartes, sans oublier de très nombreuses photographies souvent inédites,  l’ouvrage présente successivement le contexte géologique et géographique, les récentes découvertes préhistoriques et l’histoire de cette région qui ne cesse de fasciner. En s’appuyant sur l’ensemble de la documentation existante, mais souvent peu accessible comme celle conservée en Italie, l’auteur propose une large synthèse de ce que l’on sait de la société Afar ancienne et actuelle dans son environnement éthiopien. L’exploration européenne, tant britannique que française et bien sûr italienne, de ses débuts avec Henry Salt jusqu’à Vittorio Bottego, soit de 1805 à 1890, occupe la moitié du livre, en attendant le second volume qui couvrira le XXe siècle. La mise en page frappe par ses qualités pédagogiques autant qu’esthétiques. Luca Lupi a réussi ici l’impossible opération alchimique : intéresser autant le lecteur non averti que le spécialiste de la Corne de l’Afrique, à partir d’une documentation scientifique irréprochable et, on le redit, en s’appuyant sur une iconographie largement inédite. Didier Morin.

Biblethiophile: http://www.biblethiophile.com/public_html/index.php?id_product=424&controller=product

Ces deux volumes ne concernent pas directement les expéditions dirigées M. Luca Lupi mais contiennent la documentation de toutes les expéditions entreprises dans la région jusqu’en 1997. L’auteur s’est appliqué à les détailler et les illustrer magistralement. L’expert de la région qu’était Didier Morin ne s’y est pas trompé dans la récension de l’ouvrage qu’il a publié dans le numéro 4 de la revue Pount. Le travail de documentation de M. Lupi a été probablement édité trop tard pour être cité dans l’Encyclopaedia Aethiopica. Par contre, le journal Aethiopica (International Journal of Ethiopian Studies), dont l’objectivité de devrait pas faire de doute, n’a pas estimé nécessaire de rédiger une récension, ce qui ne répond pas au souci d’objectivité. Malgré cette lacune, ces deux tomes sont devenus désormais une source incontournable.

Biblethiophile, le 03.02.2019

Questi due volumi non si riferiscono direttamente alle spedizioni dirette Luca Lupi ma contengono la documentazione di tutte le spedizioni intraprese nella regione fino al 1997. L’autore si è sforzato di dettagliarle e illustrarle magistralmente. L’esperto della regione, Didier Morin, non si è sbagliato a fare la recensione del libro che ha pubblicato nel numero 4 della rivista Pount. Il lavoro di documentazione di Lupi è stato probabilmente pubblicato troppo tardi per essere citato nell’enciclopedia Aethiopica. D’altra parte, la rivista Aethiopica (International Journal of Ethiopian Studies), la cui obiettività non dovrebbe essere in dubbio, non ha ritenuto necessario scrivere una recensione, che non soddisfa la necessità di obiettività. Nonostante questo divario, questi due volumi sono diventati una fonte essenziale.

Biblethiophile, 03.02.2019

Le recenzioni di Nicky Di Paolo sul sito http://www.ilcornodafrica.it/b-ndpr1.htm

Una domanda che tutti prima o poi si sono posti è quella se il valore di un libro può essere proporzionale alle sue dimensioni. Più grande è il libro, più elevato dovrebbe essere il suo valore. Il lettore colto e appassionato s’infurierà a sentire queste parole: meglio poche pagine scritte bene e ricche di contenuti che centinaia e centinaia di pagine sgrammaticate e  insulse. Siamo perfettamente d’accordo, ma con qualche eccezione: come esempio estremo chi ha visitato il monastero del Bizen in Eritrea, ha potuto prendere visione degli immensi volumi che vi vengono conservati: le misure del  più grande sono un metro per un metro e per trasportarlo ci vuole un muletto. È un testo miniato, ovvero le pitture sono quadrangolari con un lato di 40 centimetri e non possono più essere chiamate miniature. Anche se non leggo il gneez, la sola visione di quel libro desta  commozione.

Cosa c’entra tutto ciò con il libro di Lupi?

Mi è venuto in mente il Bizen prendendolo in mano:  pesa circa quattro chili che impongono necessariamente un tavolo se si vuole leggerlo o anche solo sfogliarlo; non ci sono compromessi, non ci sono alternative, se vuoi prenderne visione devi sottostare al volere di Lupi, devi concedere al volume attenzione e  rispetto anche perché  la prima cosa che si nota è che l’opera si compone di due volumi ed il secondo è in arrivo. Otto chili di Dancalia!

Chi è questo uomo capace di prenderti per mano e di importi, a tavolino, un fantastico viaggio in una delle terre più affascinanti e misteriose del mondo?

Luca Lupi, poco più che quarantenne, ha dedicato buona parte della sua vita allo studio e all’esplorazione dei vulcani. Uomo dal fisico prestante e dallo spirito avventuroso ha avuto sempre bisogno di viaggiare alla scoperta di vulcani, possibilmente in terre inesplorate. In questo suo periglioso girovagare non poteva tralasciare di visitare, nel Corno d’Africa. la Dancalia, senza sapere che quella volta sarebbe stato lui ad essere stregato da un paese, lui sarebbe stato oggetto di innamoramento, lui si sarebbe trovato condizionato a vita da un luogo terribilmente inospitale, ma profondamente intrigante. Man mano che della Dancalia scopre, oltre alla straordinaria struttura geologica, la gente che la abita, i mitici Afar, le loro abitudini e la loro storia, diventa impellente per lui il bisogno di saperne di più, e in particolare di conoscere il ruolo avuto dalle spedizioni scientifiche italiane, molte delle quali trucidate dagli stessi afar, dedicati da sempre a predare le carovane di passaggio.

Lupi non si lascia condizionare da idee politiche che serpeggiano ancora oggi in Italia e che tendono sempre a denigrare tutto ciò che è stato fatto dagli italiani in Africa Orientale; mette in risalto lo spirito pionieristico dei nostri esploratori, le loro avventurose spedizioni e viaggia sulle loro orme non solo per ricalcare i loro percorsi, ma per valutare con sistemi moderni le loro scoperte. Ne viene fuori un quadro quanto mai lusinghiero per la storia coloniale italiana, tanto che il Lupi è portato a sottotitolare il suo libro Dancalia con L’esplorazione dell’Afar; un’avventura italiana. Ciò che  risulta è un testo scientifico e storico che spazia senza limiti e senza condizioni dalla formazione geologica del Corno d’Africa, alla scoperta di Lucy nel triangolo dell’Afar, dalle prime esplorazioni italiane, al successivo periodo colonialista italiano, fino alle più recenti esplorazioni e rilevamenti satellitari.

Poi, improvvisa, ma logica, è arrivata per  Lupi la necessità di scrivere ed illustrare tutto ciò che aveva  visitato, scoperto, ritrovato ed elaborato, appuntato e trascritto. Migliaia e migliaia di fotografie, annotazioni, fotocopie, articoli, carte, disegni; scegliere secondo una traccia che da qualche anno inseguiva nella sua mente.

Ma non bastava; Lupi non ha solo dovuto visitare la Dancalia, ha avuto necessità di instaurare una stretta collaborazione con Istituti Universitari scientifici e storici per convalidare le sue scoperte e le sue intuizioni. Sono tanti gli scienziati e storici che hanno collaborato con Lupi a dimostrazione del suo rigore scientifico  e delle sue capacità critiche.

Se i contenuti del libro sono estremamente validi dal punto di vista scientifico e storico, va sottolineato, a favore dell’autore, lo sforzo compiuto per rendere gli scritti e le immagini comprensibili a tutti: è veramente piacevole leggere di argomenti così specialistici come  si trattasse di narrativa.

Perfino la geologia, la vulcanologia e l’etimologia diventano argomenti di amena lettura dove Lupi si aiuta con circa settecento fra schemi, cartine, fotografie, disegni ed altre illustrazioni per rendere chiari concetti astrusi e specialistici.

Stupende sono le fotografie della Dancalia, dei suoi vulcani, delle solfatare, dei laghi di sale, delle sue coste, dei suoi abitanti.

Un opera che voleva essere solo un trattato storico-scientifico è diventata anche uno scritto che può essere letto dal viaggiatore, ma anche proposto come un testo di narrativa per la sua particolare ed originale impostazione.

Otto chili di Dancalia che nulla hanno a che vedere con altre opere monumentali di solito volute e supportate da enti bancari o assicurativi, volumi che si aprono giusto per dargli un’occhiata. Se si inizia a leggere il libro di Lupi, è  imperativo proseguire fino alla fine.

http://www.sahara.it/bm/saharaThree/cultura/libreria/dancalia.shtml

#89860 – 16/01/09 15:06 L’esplorazione della Dancalia -  l.a.leoni : E’ finalmente uscito il libro di Luca Lupi: (NON Leoni, Lupi!) DANCALIA, l’esplorazione dell’Afar, un’avventura italiana in collaborazione con IGM- Firenze

#91361 – 09/03/09 20:51 Re: L’esplorazione della Dancalia -  l.a.leoni :  RICEVUTO! Ho iniziato a sfogliarlo: semplicemente favoloso! E’ il volume primo, dalle esplorazioni dei Romani al 1890, con Bottego. Dovrebbe esserci una presentazione a Milano presso la libreria White Star, in piazza Meda nel mese di Marzo…..

#91331 – 07/03/09 10:47 Re: Etiopia – Luciano: Mi è arrivato il libro sulla Dancalia di Luca Lupi, veramente un volume ben fatto e ricco di contenuti. Oserei dire il Fantin della Dancalia

http://www.itinerariafricani.net/biblioantropologica.htm

La più imponente ed esaustiva opera letteraria che sia stata scritta su questa remota e poco conosciuta regione dell’Etiopia. Suddivisa in due volumi, è un tributo a studiosi, viaggiatori e ricercatori italiani che forse più di altri hanno contribuito alla conoscenza della Dancalia:

Quasi duemila pagine in cui si susseguono fittissime le informazioni più varie sui tentativi
europei e italiani in particolare, di attraversare e “conoscere” la Dancalia. I due volumi dell’autore restituiscono un quadro composito, articolato, complesso dell’insieme di quei tentativi. Accanto alle notizie più o meno tradizionali che ci haconsegnato la bibliografia sui viaggi in Africa,l’autore ha voluto precisare le condizioni geografiche (e ovviamente quelle geologiche) dellaregione, la natura e la storia delle popolazioni che l’abitano, le principali vicende politicoistituzionali che l’hanno interessata negli anni. Più che un lavoro sull’esplorazione della Dancalia,quindi, un lavoro ricchissimo di dati (di splendide
immagini) sull’essenza, per così dire, della regione dancala. In definitiva, alla fine della lettura, si hacome la sensazione di esserci stati in questa terra,quasi noi stessi vi avessimo fatto un viaggio.

http://www.cisonostato.it/forum_viaggi/viewtopic.php?f=14&t=17387&start=30

Re: Dancalia: come andare?

Messaggioda Roberta-e-Luciano il 5 ottobre 2010, 16:04

A tutti coloro interessati nella Dancalia, segnalo di aver trovato un’opera monumentale di circa 1500 pagine che racchiude praticamente tutto quel che si sa attualmente su storia, geografia, geologia, antropologia ed esplorazioni di questa regione. L’opera, dal titolo “Dancalia – L’esplorazione dell’Afar, un’avventura italiana” di Luca Lupi, è divisa in 2 grossi volumi strapieni di immagini, cartine, foto satellitari, documenti storici, disegni e testi di alto valore didattico. Ho iniziato a leggere… è molto appassionante... la Dancalia è davvero un posto unico al mondo sotto tanti aspetti (non so se nei 3 mesi che mi separano dal viaggio, riuscirò a leggere tutto :002: ). Per chi volesse saperne di più, questo è il sito ufficiale http://www.dancalia.it/ i volumi invece li ho acquistati qua http://www.stella-alpina.com/ dove hanno anche la semplice versione “brossurata” dell’opera ad un costo molto inferiore rispetto alla versione cartonata “di lusso”.

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Domenica, 27 Dicembre 2009 11:55

Dancalia: un’avventura italiana

Scritto da Amanda Ronzoni

Grazie ai due poderosi tomi intitolati Dancalia. L’esplorazione dell’Afar. Un’avventura tutta italiana, di Luca Lupi(www.dancalia.it), ci si trova catapultati, ma in tutta sicurezza, in una regione del mondo tanto affascinante quanto estrema: la Dancalia. L’autore in quindici anni di ricerca ha ricostruito le numerose spedizioni, in gran parte italiane, che si sono spinte nel triangolo dell’Afar, sfidando condizioni climatiche proibitive e scontrandosi con le popolazioni locali.
Luca Lupi segue le orme delle esplorazioni italiane (ma non solo) che testimoniano la fascinazione che questa terra ha sempre avuto per gli studiosi del nostro paese e che ci parlano del contributo scientifico che i nostri hanno dato alla conoscenza di questa regione remota. Il racconto, arricchito di carte geografie, rilievi e immagini, ci riporta alle prime imprese di stampo coloniale, ma si passa presto alle spedizioni scientifiche che hanno fruttato la formulazione di nuove teorie in materia di geologia e scienze della Terra………

https://www.martemagazine.it/archivio-storico/rubriche/item/10166-dancalia-un%E2%80%99avventura-italiana

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