Gelasio Gaetani d’Aragona Lovatelli, nipote dell’esploratore barone Raimondo Franchetti fece conoscenza con Luca Lupi all’inizio degli anni 2000, nel momento in cui quest’ultimo stava studiando e accumulando notizie, documenti ed immagini sull’esplorazione italiana della Dancalia, poi confluiti nella grande pubblicazione del 2009. Ne nacque una forte amicizia che li portò a programmare insieme alcune spedizioni in Dancalia sulle orme della spedizione del nonno del 1929. Furono effettuate due spedizioni consecutive: aprile 2011 e gennaio 2012.
Spedizione Franchetti 1929
Partita il 3 marzo 1929 dalla costa nei pressi di Assab la spedizione Franchetti raggiunse il 19 marzo 1929 il lago Afrera, e fissò un campo base nell’oasi di Uracur, situata nella strettoia tra i due bacini. Il gruppo si dedicò a rilievi scientifici ed alla esplorazione del lago Afrera che ribattezzò col nome dell’esploratore Giulietti morto nell’area dancala nel 1881. Nei giorni successivi la spedizione esplorò l’area del lago e i monti vulcanici limitrofi: il Franchetti stesso con un piccolo battello il 21 marzo esplorò per primo l’isolotto meridionale del lago e il giorno 24 effettuò l’ascensione del vulcano Afdera (nome che poi darà ad una delle sue figlie: Afdera Franchetti), propaggine meridionale del massiccio dell’Erta Ale, addossato all’accampamento di Uracur. Il 6 aprile la spedizione ripartì verso l’altopiano etiopico per poi dividersi in due gruppi raggiungendo con varie vicissitudini Macallè e Mai Ceu. Dall’altopiano poi Franchetti ripartirà verso la costa (12 maggio) per raggiungere Egreri (22 maggio) luogo dell’eccidio della spedizione Giulietti (1881) dove rintraccerà i resti ossei. Dopo 3 giorni ripartirà raggiungendo Assab il 1 giugno 1929.
Spedizione aprile 2011
Un’agile spedizione in Dancalia realizzata da Luca Lupi (organizzatore per Vulcano Esplorazioni), Mauro Rosi (vulcanologo e all’epoca Direttore del Dipartimento di Scienze della Terra dell’università di Pisa), Guido Bertolaso (medico della spedizione), Gelasio Gaetani Lovatelli d’Aragona (nipote del barone Raimondo Franchetti, responsabile delle riprese filmate).
La spedizione, 82 anni dopo la spedizione Franchetti, ha raggiunto l’area del lago Afrera collocata al centro della Dancalia settentrionale, logisticamente fondamentale per tutte le attività di ricerca e di studio della spedizione scientifica. Una parte del programma scientifico riguardò proprio attività di ricerca sul bacino del lago Afrera e nelle immediate aree circostanti. L’area del lago Afrera storicamente fu utilizzata come campo base dalle grandi spedizioni esplorative dell’epoca coloniale italiana e quelle scientifiche degli anni 60.
In particolar modo fu utilizzata dalla grande spedizione del barone Raimondo Franchetti che nel 1929 stazionò nell’area di Uracur per diverso tempo effettuando studi scientifici vari, sopralluoghi, scalate a cime vulcaniche ed varie esplorazioni dei dintorni del lago. Sulle orme del nonno Franchetti il nipote Gelasio e i componenti della spedizione hanno effettuato rilievi geologici (ad esempio: depositi lacustri, campionamento acque lago Afrera, campionamento geochimico acque Dallol, e altri campionamenti) e documentato con riprese le attività svolte.
Così come Franchetti effettuò nel 1929 , noi 83 anni abbiamo esplorato le rive del lago Giulietti (Afrera), i rilievi circostanti filmando, fotografando ed effettuando rilievi geologici.
Spedizione gennaio 2012
Una spedizione organizzata da Luca Lupi molto più numerosa: composta da 21 persone di cui 8 geologi, fotografi, medico, e viaggiatori esperti (elenco partecipanti gennaio 2012), dotata di una logistica imponente. La spedizione, in maniera similare a quanto era successo nel 1929 con gli attacchi dei razziatori Oromo alla spedizione Franchetti, nella parte centrale del viaggio si trovò anche al centro di un attacco terroristico che causò vittime di un altra spedizione (relazione attacco sul vulcano del 17 gennaio 2012)
La partecipazione alla spedizione di Gelasio Gaetani, nipote del barone Raimondo Franchetti , gli ha permesso ancora una volta l’emozionante sensazione di vedere i luoghi di tanti fantastici racconti del nonno e ha conferito a tutta la spedizione un connotato storico, oltre che scientifico, di tutto grande importanza:
tornare sulle tracce dei grandi esploratori italiani in Dancalia, ripercorrendo parte degli stessi itinerari, effettuare le stesse esplorazioni, scoprire gli stessi scenari e paesaggi registrandone ove vi siano i cambiamenti e compararle con le affascinanti testimonianze della spedizione di 84 anni fa per la spedizione italiana così assunse anche un grande significato simbolico.
Nel video girato il 15 dicembre 2021 dalla Società Geografica Italiana durante la presentazione della ristampa anastatica delle memorie della spedizione Franchetti si possono vedere le presentazioni in power point commentate da Luca Lupi e Gelasio Gaetani dello svolgimento delle spedizioni :
- del 1929 (minuto 32)
- e quelle 2011\12 (dal minuto 1:31).